Santa Maria, donna del terzo giorno, donaci la certezza: che, nonostante
tutto, la morte non avrà più presa su di noi; che le ingiustizie dei popoli
hanno i giorni contati; che i bagliori delle guerre si stanno riducendo a luci
crepuscolari; che le sofferenze dei poveri sono giunte agli ultimi rantoli; che
la fame, il razzismo, la droga sono il riporto di vecchie contabilità
fallimentari; che la noia, la solitudine, la malattia sono gli arretrati dovuti ad antiche gestioni; e che, finalmente, le
lacrime di tutte le vittime delle violenze e del dolore saranno presto
prosciugate come la brina dal sole della primavera.
Santa Maria, donna del terzo giorno, strappaci dal
volto il sudario della disperazione e arrotola per sempre, in un angolo, le
bende del nostro peccato.
A dispetto della mancanza di lavoro, di case, di
pane, confortaci col vino nuovo della gioia e con gli azimi pasquali della
solidarietà.
Donaci un po' di pace.
Impediscici di intingere il boccone traditore nel
piatto delle erbe amare.
Liberaci dal bacio della vigliaccheria.
Preservaci dall'egoismo.
E regalaci la speranza che, quando verrà il momento
della sfida decisiva, anche per noi come per Gesù, tu possa essere l'arbitra
che, il terzo giorno, omologherà finalmente la nostra vittoria.
Amen.
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don Tonino Bello
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