segunda-feira, 2 de maio de 2011

Don Bosco e noi


Vecchio lo scrittoio,
I tuoi libri adesso chiusi,
le finestre aperte sulla luce del tramonto...
Tu sul letto con il volto stanco ma sereno,
tante rughe quanti sono i giorni della vita.
Una vita lunga quanto il sogno di un bambino
che aveva illuminato ogni passo del cammino,
che aveva trasformato ogni attimo in amore,
che aveva raddolcito i momenti di dolore.
Ora intorno a te solo quei volti che sono il volto di una vida,
di una vita che no,
non muore insieme a te, ma continua...

Come il chicco di frumento
che cade nella terra e poi rinasce
tu sei sbocciato dentro noi,
hai aperto i nostri cuor,
li hai colmati del tuo amor!

Molte volte sai io ho ripensato a te,
soprattutto quando c’era buio intorno a me nella notte scura,
senza stelle e senza luna,
quando nei miei occhi c’era solo la paura.
E fissando io questi occhi nei tuoi ho capito la tua fede,
quella fede che tanta forza ha data a te, che ci doni...

Come il chicco di frumento
che cade nella terra e poi rinasce
tu sei sbocciato dentro noi,
hai aperto i nostri cuor,
li hai colmati del tuo amor!

Come il fiume verso il mare va
e si perde nel suo immenso,
noi corriamo verso te
che dai forza ai nostri cuor,
che ci fai sperare ancora in te, ancora in te, in te!

Nenhum comentário:

Postar um comentário

Observação: somente um membro deste blog pode postar um comentário.